Operazione "Senza Tregua",
ovvero un torneo combat da 9.6 km in 4h di non semplice esecuzione,
viste le numerose e varie prove a cui il team è stato sottoposto,
organizzato dagli amici Sbs Team, a cui partecipiamo con somma gioia con
una squadra da 8 elementi, di cui i soliti "anziani" Flash, Spider, Kuio,
Neo, Snake, i più giovani Sephirot ed i "novizi" Skizzo, ed Hummer.
Si inizia con un percorso obbligato, una strada battuta su cui siamo
molto esposti. Ci attendiamo un caldo benvenuto quindi movimento
tattico, Sephirot avanti come scout e si avanza rapidi. A deludere le
nostre aspettative, ma solo in parte, è il ritrovamento del primo
pilota, da cui raccogliamo informazioni documentando fotograficamente il
tutto.
Si prosegue sempre a passo rapido. A questo punto la morfologia del
terreno ci impegna in salita nel bosco fitto sulla cui cima è celato il
primo obj: nessuna esitazione, obj conquistato in pochi minuti.
Ancora avanti, una vasta pianura ci conduce ad una collina su cui sono
arroccati, con relativo bunker, i difensori del successivo obj: si opera
decisi, la squadra si divide in 2 brick che prendono da lati opposti l’obj
eliminando la minaccia e mettendo in sicurezza la zona per permettere lo
svolgimento delle operazioni sull’obj.
Proseguiamo rapidamente sapendo che ci aspetta uno scontro in prossimità
di un torrente. Qui giunti, abbiamo il primo contatto con gli ostili: la
squadra si apre su una linea di fronte facendo fuoco di soppressione
mentre le ali attraversano il torrente e si avventano sui difensori.
Qualche colpito di troppo questa volta, ma la posizione impervia dell’obj
davvero non aiutava.
All’obj successivo dopo l’avvicinamento stealth per eseguire una rapida
recon, il gruppo di fuoco satura perfettamente avanzando con audacia,
mentre la coppia d’assalto penetra tra le linee della difesa dove,
senzasparare neanche un BB, pulisce l’obj dichiarandolo conquistato. Si
procede alla messa in sicurezza dell’area per espletare il compito che
consiste nel disinnescare un esplosivo collegato all’ostaggio (preso
vivo) e nello scortare tale ostaggio verso altro sito assicurandosi che
vi giunga in vita.
Si procede in salita verso un altipiano su cui troviamo un vasto uliveto
che ci aiuta nell’avvicinamento al prossimo obj con bunker e postazione
di fuoco fissa. Anche qui 2 brick che operano sincroni con precisione
permetto la conquista in pochi minuti. Mettiamo in sicurezza l’area per
effettuare la prova mortaio che fallisce a causa delle numerose
variabili fisiche e metereologiche che si prendono gioco di noi.
Proseguiamo verso il wp1 aggirando un campo minato e documentando
fotograficamente il nostro passaggio. Siamo giunti a circa metà del
torneo ed è qui che viene richiesto il maggior impegno fisico: dopo una
discesa impervia verso il letto di un torrente e la raccolta di alcune
informazioni nascoste in una grotta (complimenti all’organizzazione per
la scenografia suggestiva), veniamo informati che il terrorista che
cerchiamo è stato avvistato e sta fuggendo. Da questo momento abbiamo
solo 13 minuti per raggiungerlo ed eliminare lui e la sua scorta.
Con
uno sprint notevole giungiamo sul terrorista con un ampio margine di
tempo, che ci permette di prenderlo pur essendosi rifugiato in una
grotta.
Ancora avanti, ci dirigiamo a questo punto verso uno degli obj più
suggestivi del torneo e al tempo stesso uno dei più impegnativi: un
casale con numerose postazioni di fuoco fisse nel quale è custodito un
missile da sabotare. E’ l’obj dove fatichiamo di più, sia per la
posizione che ci lascia ampiamente scoperti nell’avvicinamento, sia per
il numero di difensori che, essendo ben protetti dietro solide mura di
mattoni, non ci lasciano vita facile. L’obj è comunque preso, viene
messa in sicurezza l’area e qui il nostro Kujo effettua con grande
precisione il rilevamento a 600 m di distanza che permette un
bombardamento efficace con uno scarto di soli 6m in longitudine.
A questo punto sembra fatta, bisogna solo esfiltrare. Il terreno si
impegna per farci faticare ancora un altro po’ e mentre la
concentrazione cala avvistiamo quasi per sbaglio una pattuglia che
vilmente, anziché venirci incontro, si nasconde dietro il fitto. Ci
sentiamo obbligati visti i fatti e soprattutto quale 9° ad andarli a
prendere senza fare prigionieri.
|