La
terza tappa del campionato 2008/ 2009, è una recon di 6 ore differente
dai standard di gare CRL, questo implica una preparazione fisica da non
sottovalutare, vista anche la conformazione del terreno di gioco. La
giornata non inizia neanche bene, data la pioggia e il cambio dell’ora
legale alle 4.30 siamo già sull’autostrada verso Cerveteri. Arrivati sul
campo siamo convocati per il breefing insieme ad altre 9 squadre ( noi
partecipiamo con 2 team) si parte a scaglioni di 2 squadre, uno ogni 20
minuti. Appena ci vengono consegnate le coordinate cartografiche dei 7 waypoint e dei 4 obj, io e kujo ci mettiamo subito al lavoro per
inserire i dati sul gps e per posizionare tutti i punti sulla mappa, il
tutto sotto una pioggia intensa, con Spider Astè Snake e Spezzaossa a
coprire la nostra posizione. Cominciamo la missione conoscendo 3 dei 4
obj principali, bisogna inoltre evitare di ingaggiare con qualsiasi
pattuglia lungo il percorso, per non prendere punteggio negativo,
evitare sentieri e strade battute ci comporterà un dispendio di energie
notevole nonché tempi più lunghi per portare a termine la missione. La
navigazione libera ci consente di agire senza avere la pressione di
altre squadre alle costole, perciò muovendoci stealth riusciamo a
prendere posizione intorno ad un obj dove c’è una rampa missilistica da
far saltare col C4, dopo aver disattivato il sistema di lancio con
relativo codice di blocco. Dispongo la squadra in diversi punti
strategici e con buona visuale, dopo aver chiesto l’apertura della
finestra d’ingaggio kujo ed il gruppo centrale apre il fuoco sulle
postazioni, io e Snake approfittiamo della copertura ed entriamo su un
fianco poco coperto, Spider fa altrettanto su un altro lato. L’ingaggio
dura qualche minuto e con sole 3 perdite l’obj è nostro.
Si va verso
un’altra coordinata passando per vari waypoint non presidiati, una
pattuglia sul sentiero che cerca di ingaggiarci e ci spinge su una
collina dalla vegetazione impenetrabile, siamo costretti a camminare e
strisciare a terra tra i rovi per molti metri. A breve distanza il suono
di una sirena ci fa capire che siamo vicini al laboratorio, questo
allarme durerà per tutto l’attacco del team avversario, noi intanto
manteniamo le distanze e prepariamo la nostra strategia. La sirena si
spenge, pochi minuti e siamo pronti all’attacco. Lo facciamo tutti su un
fronte dividendoci in gruppi da 3, lo scontro è breve ed il laboratorio
è conquistato, disinneschiamo così un congegno elettronico dentro la
tenda del laboratorio e troviamo all’interno di questo la boccetta di
antivirus da portare poi al comando gara. Da qui ripartiamo per 2 waypoint che ci mettono a dura prova fisica, in quanto si trovano dentro
un canalone in fondo alla valle, dopo un ripido e lungo sentiero da
percorrere anche per il ritorno. Sul wp troviamo l’indicazione di un
altro obj, perciò insieme a kujo ci mettiamo a studiare la mappa,
facendo il punto bussola sulla carta, calcolando la distanza siamo quasi
ad un km dalla suddetta coordinata, ma è un km in salita, l’obj è
situato sotto un costone di roccia, ed è difficile sorprendere la difesa
senza essere avvistati, infatti ci ingaggiano già da lunga distanza
senza lasciarci il tempo di studiare una tattica.
La squadra reagisce
prontamente attaccando sui 3 lati disponibili, io mi allargo velocemente
con Snake, che mi copre l’avanzata, Spider al lato opposto, Kujo Astè e
Spezzaossa tengono sottotiro l’unico bunker visibile, tanto da
permettermi di entrarci alle spalle sorprendendo la difesa. Ma qualcosa
non quadra, sento Spider e Spezzaossa che si dichiarano ma non ci sono
asg che cantano, infatti sul costone ci sono 2 fottuti cecchini
arroccati sulla roccia sopra il bunker, non si aspettano che io ci sono
dentro, loro mi ingaggiano a colpo singolo, noi no, coprendoli di
pallini li eliminiamo entrambi, obj preso. Non del tutto però, Kujo deve
assemblare un kit per il disinnesco dell’esplosivo presente sul posto,
tutto va a buon fine, obj conquistato. Ci aspetta ora l’ultimo
obiettivo, sono 5 ore che marciamo senza sosta, continuiamo così a
salire evitando il sentiero, e quindi la jeep della controinterdizione.
Arrivati a distanza di sicurezza e con una buona visuale, abbiamo la
possibilità di acquisire l’obiettivo e studiare la tattica di attacco.
La difesa ha piazzato un bunker su una collinetta senza nemmeno un
cespuglio intorno, ed un’altra postazione tra i rovi a difesa di questo,
divido la squadra in 2 gruppi ed al via attacchiamo contemporaneamente.
La difesa è disorientata e cede quasi subito mentre noi abbiamo solo una
perdita, tutto ok e sotto controllo, il torneo è finito e noi siamo
stanchi ma soddisfatti. L’esfiltrazione è ad un km, dopo tante salite
ora è tutta discesa, ce la prendiamo con calma, ma il regolamento poco
chiaro non lasciava intendere una penalità di 50 punti ogni 10 minuti di
ritardo oltre le 6 ore di gara previste. Esfiltriamo in 6 ore e 30
minuti, fatale ritardo per un terzo posto in una buona gara, dove uno
degli obiettivi principali era non prendere penalità dalle pattuglie di
controinterdizione sparse sul campo, lontano dagli obj e a caccia di
pattuglie, e noi le abbiamo evitate tutte. Bravi ragazzi, anche qui ci
siamo distinti e fatti valere.
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