E’ ora di proseguire il nostro cammino; il perimetro della RED-ZONE non
è lontano ed il guidatore del mezzo, gentilmente, ci dà comunque un
passaggio sino ad esso.
Successivamente proseguiamo in marcia tentando di stabilire un contatto
radio con il team ALPHA
Le comunicazioni radio sono molto difficoltose ed anche la copertura GSM
risulta sporadica impedendoci quindi di contattarli
Il mio pensiero è rivolto ai ragazzi comandati da Diomede e su come stia
vertendo la loro missione.
PRIMO GIORNO – ORE 00:30
Arriviamo al punto dove occultammo il mezzo prima di proseguire a piedi.
Mangiamo qualcosa e prepariamo il bivacco sotto la pioggia ed un vento
impetuoso; lo stesso vento che ci martellerà tutta la notte.
Proviamo a ricontattare il team ALPHA ancora con esito negativo.
SECONDO GIORNO – ORE 6:00
Dopo esserci svegliati ed aver un minimo recuperato dalla notte appena
passata, alle ore 7:00 riusciamo a stabilire un contatto con il team
ALPHA il quale ci aggiorna in merito ai nuovi ordini ricevuti da OPCOM
Dovremo attaccare e distruggere due postazioni situate in due differenti
quadranti di AO.
Con il mio team dirigeremo verso il quadrante W/15 situato a 200mt di
distanza dal perimetro ovest di AO.
Determiniamo il percorso sulla carta topografica, carichiamo sul mezzo
tutto il nostro equipaggiamento ed iniziamo il tragitto.
Snake è di nuovo alla guida mentre zeta ed io espletiamo la consueta
funzione di navigatori.
Scendiamo quasi sino a livello del mare, dove, mediante il carteggio,
individuiamo il percorso migliore per arrivare ai margini del perimetro
ovest di AO.
Ci troviamo nuovamente impegnati su di un tragitto estremamente
impegnativo; senza l’ausilio del nostro fuoristrada non avremmo mai
potuto percorrerlo.
Siamo nuovamente immersi nel cuore di un paesaggio mozzafiato e durante
il nostro percorso, rimaniamo incantati alla vista di alcune cascate e
del panorama che progressivamente si protrae innanzi a noi.
SECONDO GIORNO – ORE 11:30
Arriviamo finalmente al margine del perimetro ovest della RED-ZONE dove
occultiamo il nostro mezzo e ci prepariamo per l’infiltrazione a piedi.
Il nostro OBJ è molto vicino, quindi prendiamo solo lo stretto
necessario per una rapida incursione.
Infiltriamo costeggiando la carrabile principale; subito dopo svoltiamo
a nord arrivando dopo pochi minuti nel quadrante di nostro interesse.
Proseguiamo ed avvistiamo un mezzo fuori strada parcheggiato a 100mt da
noi dentro una radura : è li che presumiamo si trovi il nostro OBJ!
Iniziamo il nostro silenzioso avvicinamento coperti nel sottobosco e da
un vento così forte capace di celare qualsiasi rumore.
Ad un certo punto commetto un errore: perdo il contatto visivo con il
team.
Non me ne capacito...eravamo li tutti vicini ed ho perso il contatto!
Ripercorro il percorso all’indietro sino all’ultimo RP ma non trovo i
ragazzi.
Sono sprovvisto di radio in quanto smarrita la sera precedente.
Il cellulare non prende; il vento che tira inoltre rende impossibile
percepire qualsiasi rumore.
Continuo a cercare i ragazzi nella zona per altri trenta minuti con
esito negativo.
Tuttavia durante la ricerca individuo una costruzione che risulta essere
proprio l’OBJ di nostro interesse.
Il mezzo fuori strada non è più presente all’esterno della costruzione.
Individuo una sentinella ed oltre ad essa non sembrano esserci alti
OPFOR all’esterno.
Dentro di me penso che devo riuscire al più presto a mettermi in
contatto con il team ed è allora che opto per una manovra azzardata che
tuttavia risulterà funzionale.
Il mio intento è di riuscire a sorprendere silenziosamente la sentinella
al fine di sottrargli la radio e contattare i miei compagni.
Mi avvicino lentamente tenendo la sentinella sotto tiro; il vento gioca
a mio favore coprendo qualsiasi rumore.
Proseguo l’avvicinamento dalla parte posteriore della costruzione
arrivandogli a ridosso ed iniziando a rasentarla.
Sono a 5mt dalla sentinella quando ad certo punto essa entra dentro la
costruzione comunicando qualcosa ad un operatore dentro l’edificio.
Non sento altre voci a parte quelle di due operatori: quella della
sentinella e del compagno appunto.
Il momento è propizio in quanto l’obiettivo è sguarnito e tutti gli
OPFOR sono dentro la costruzione.
Irrompo nell’edificio senza sparare un pallino catturando i due
operatori.
Sottraggo la radio ad uno di essi; contatto il mio team sul canale 25 e
gli comunico il RV poco al di fuori della RED- ZONE; ovvero dove
occultammo il mezzo prima di entrare.
Prima di lasciare l’obiettivo provvedo ad apporre il panetto di C4
completando la sua distruzione.
SECONDO GIORNO – ORE 13:30
Dopo aver effettuato il RV con il resto del team proviamo a contattare
via radio la squadra ALPHA per essere aggiornati in merito allo
svolgimento della loro missione.
Anche questa volta le comunicazioni risultano difficoltose; tuttavia
dato che la nostra missione è conclusa decidiamo di tornare al margine
del perimetro est di AO ovvero alla nostra FOB. principale; li ci
riuniremo con il team ALPHA in attesa di nuovi ordini.
Ci troviamo esattamente dalla parte opposta; per ritornare indietro il
percorso sarà lungo e come sempre estremamente impervio.
Raggiungiamo la FOB alle ore15:30 rimanendo in attesa del completamento
della missione da parte del team ALPHA.
Alle ore 17:00 ci riuniamo con esso; è una gioia rivedere i ragazzi dopo
quasi trenta ore
In preda ad un evidente euforia ci raccontiamo vicendevolmente tutto ciò
che abbiamo vissuto sino a quel momento.
Ognuno di noi già serba dentro di sé dei momenti indimenticabili; in
particolare Diomede ed il suo team sono “reduci” da una RECON
mozzafiato…la stessa che egli definirà senza mezze parole come la più
emozionante che abbia mai vissuto.
Ritemprandoci e cercando di recuperare le forze rimaniamo in attesa di
ordini da parte di OPCOM
Alcuni membri del team non sono messi bene: Diomede ha una costola
crinata e Cricchio un ginocchio gonfio.
Sono stati davvero encomiabili visto che hanno stretto i denti fino ad
adesso.
Per la missione successiva decideremo di ottimizzare le forze evitando
inutili rischi.
Schiereremo un team composto solo dagli operatori ancora in forze.
SECONDO GIORNO - ORE 20:00
Da poco abbiamo ricevuto aggiornamenti da parte di OPCOM in merito alla
nostra missione.
Il nostro nuovo compito è quello di attaccare e distruggere un
checkpoint situato nella parte nord-est di AO; precisamente nel
quadrante G/16.
A questo compito, che risulterà essere l’ultimo della ReR, parteciperà
un team di cinque operatori composto da Snake, Zeta, Micio, Lillo ed il
sottoscritto.
Dovremo eseguire il nostro attacco alle ore 4:00 di domenica 21
Sappiamo che il percorso per arrivare al checkpoint è altamente
presidiato.
Il quadrante di nostro interesse non è lontano dal punto di
infiltrazione; tuttavia infiltreremo con largo anticipo al fine di
muoverci con calma e di effettuare una RECON precisa, con la speranza
che ci garantisca un rilevamento totale degli OPFOR presenti.
Data la certezza della nostra inferiorità numerica sappiamo che dovremo
agire in maniera estremamente aggressiva, rapida e di sorpresa.
Dopo aver effettuato il briefing andiamo a riposare fissando il ritrovo
per le ore 1:30.
Alle ore 2:00 infiltriamo in AO dal margine del perimetro est della
RED-ZONE
Proseguiamo lungo una carrabile che punta dritto al nostro obiettivo ed
a 250mt da esso svoltiamo verso sud su di un sentiero che ci porterà
alle sue spalle.
L’avvicinamento è lento e silenzioso su di un terreno che si rivela
essere quasi un acquitrino.
Proseguiamo sulla nostra strada sino a raggiungere i margini di un campo
aperto dove rileviamo un alta presenza ostile che fruisce del supporto
di mezzi motorizzati.
Continuiamo la nostra ricognizione individuando il checkpoint da
distruggere; tuttavia, rileviamo anche che a non più di 150mt da esso e
presente un cannone con un ulteriore presidio della contro.
Due fuoristrada fanno avanti e indietro da un punto a un altro
alternando fasci di luce nella nostra direzione.
Gli OPFOR presagiscono che qualcuno possa arrivare dalla nostra
direzione; infatti i fasci di luce diretti verso di noi, atti a rilevare
eventuali forze di interdizione, complicano non poco il nostro
avvicinamento.
Ad un certo punto un mezzo si ferma al presidio dello contro dove è
presente il cannone presidiato da tre OPFOR; l’altro mezzo è fermo al
checkpoint poco distante.
Sono le ore 3:40 e riteniamo che il momento sia propizio decidendo
quindi di agire.
Risulterà fondamentale eliminare in pochi secondi gli operatori vicino
al cannone e disattivare il mezzo presente in loco; il quale potrebbe
diventare una FIR quando attaccheremo il Checkpoint.
Iniziamo il nostro avvicinamento in progressione, l’ausilio dei nostri
NVG ci permette di accerchiare gli OPFOR rapidamente procedendo alla
loro eliminazione; l’azione dura meno di un minuto.
Puntiamo quindi verso il checkpoint dove sono presenti una decina di
OPFOR ed il secondo fuoristrada.
Snake ed io ci teniamo sul lato destro, Micio sul sinistro, Zeta e Lillo
al centro.
Iniziamo ad ingaggiare lo scontro ed il frastuono delle ASG e delle
grida è impressionante.
Zeta e Lillo avanzando in progressione scatenano un violento fuoco di
copertura; Snake micio ed io continuiamo il movimento ai lati eliminando
diversi operatori ostili.
Lo scontro continua per una decina di minuti all’insegna di una
concitazione che ricorderemo per sempre.
Alla fine terminiamo l’ingaggio con esito positivo riuscendo a
distruggere il checkpoint.
La soddisfazione è visibile nei nostri occhi; in inferiorità numerica,
ma con un buon movimento, siamo riusciti a distruggere un checkpoint
presidiato da un numero di ostili veramente elevato.
Prima di allontanarci salutiamo i cordialissimi ragazzi della contro; la
loro onestà è stata davvero eclatante ed il clima di amicizia che si
respira sul campo, lo stesso che abbiamo riscontrato dall’inizio alla
fine dell’evento ci riempie di gioia.
Subito dopo contattiamo OPCOM via radio il quale ci comunica che
possiamo procedere con L’esfiltrazione.
TERZO GIORNO – ORE 5:00
Dopo essere usciti dalla RED-ZONE saliamo sulla nostra jeep e ritorniamo
alla nostra FOB situata 700mt più a sud.
Una volta in loco ci togliamo da dosso l’attrezzatura apprestandoci a
dormire qualche ora.
Il risveglio avviene alle 8:00; subito dopo ci ritroviamo con il team al
completo aggiornandolo in merito alla nostra ultima azione.
La ReR oramai è quasi conclusa; recuperiamo e sistemiamo la nostra
attrezzatura e ci incamminiamo verso l’agriturismo S. Barbara per il
ritrovo post evento.
Lì condivideremo con i Sardinia ed altri club le nostre impressioni
sull’evento, per poi partecipare ad un fantastico pranzo di coesione.
Saranno momenti caratterizzati da un clima di fratellanza unico che ci
renderanno orgogliosi di aver potuto prendere parte a tutto questo.
Lasceremo l’isola soddisfatti facendo tesoro di questa fantastica
esperienza e dei ricordi che per sempre rimarranno nella nostra memoria.