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Protocollo Perseo

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CONDIMETEO
Sole, 15/18° di giorno, pioggia 02/00° di notte, molto freddo e umido con pioggia persistente

CARTOGRAFIA
circa 20km quadrati di territorio montano con dislivelli importanti. terreno roccioso e sdrucciolevole, vegetazione parte boschiva parte in arbusti bassi montani. Ruderi sparsi di vecchi insediamenti urbani

SCENARIO
A seguito di un attacco chimico portato ai Nigeria, la pandemia si è estesa a tutto il pianeta. Recentemente è stato scoperto un vaccino la ma società detentrice della formula non vuole cederlo se non dietro pagamento di ingenti somme, una squadra di interditori è inviata per verificare l’esistenza del vaccino e recuperare il principio attivo.


PARTECIPANTI
Neo – Black – Jager – Ocelot – Dumyo – Goemon – West – Falco

Inizio operazioni: 09/04 ore 12.00
Termine operazioni: 10/04 ore 11.00

Premesso che non sapere la valenza degli obj fa si che si navighi a vista anche nell’organizzazione della tattica, va detto però che l’evento si è svolto in maniera perfetta senza problemi di sorta, con una buona organizzazione ed allestimenti scenografici piacevoli.

Comunque sia iniziamo le operazioni alle ore 09.00 al termine del briefing nel quale ci vengono spiegate le varie fasi.
La prima cosa da fare è cercare di individuare tra la popolazione locale le persone da corrompere (con banconote in marsilioni locali) utili per ricevere una parola d’ordine.
Dopo aver girovagato per il paese il volpone Jager individua il nostro uomo che una volta lubrificato a dovere ci consegna il nostro biglietto con su scritto: avete della grappa barricata in casa?

Presentando questa frase in uno dei vari esercizi commerciali saremmo riusciti ad avere le coordinate per il nostro campo base, quindi iniziamo a girare per i locali fino a quando riusciamo ad individuare il bar giusto….appena in tempo perché Goemon, impegnato in un altro bar ed evidentemente circuito dal barista, stava per acquistare sotto banco una grappa artigianale locale prodotta dalla fermentazione a fusione a freddo delle bacche di corniolo, aghi di pino e un non meglio specificato frutto locale chiamato “Lu mortu neru”.

Ci rechiamo così al nostro campo base (C1) dove allestiamo il campo e prepariamo l’equipaggiamento per iniziare la missione.

Le coordinate forniteci ci portano ad un check point da dove contattare l’obj il quale ci fornirà nuove coordinate, ci ricorderà cosa fare e farà partire i 10 minuti di ingaggio.

La fase combat ha inizio alle ore 12.00 e dopo aver studiato il book decidiamo una strategia per affrontare i vari obj con una sequenza logica. Partiamo così per l’obj3 ossia il magazzino di stoccaggio del virus Medusa dove era necessario scoprire se la formula fosse corretta o meno utilizzando il giusto reagente.
Prima di arrivare però incappiamo in una contro composta da tre operatori. La individuiamo e ci posizioniamo sui due lati della strada per evitarla. Ma qui iniziano le prime incongruenze con quanto detto nel briefing: 1-la contro deve indossare una tuta bianca, mentre questa la porta tipo sciarpa (in due) o imbustata sul petto; 2-lo scontro non può essere evitato se c’è un colpito, in quel caso bisogna portarlo a termine, invece nel nostro caso l’arbitro/contro chiama la fine non appena viene colpito dandoci lo scontro perso……forse perché dopo averlo messo di spalle e sotto tiro gli grido per due volte: siete della contro?? (non aveva la tuta indossata) e in risposta apre il fuoco così rispondo e lo becco in faccia. Cmq alla fine non si è tenuto conto della cosa nel punteggio….almeno così dicono gli organizzatori.

Passata la contro ci dirigiamo su obj3 posizionato sul lato di un costone e raggiungibile da un sentiero. Decidiamo di attaccarlo dall’alto, dal sentiero e passando ancora più sotto.
Non perdiamo molto tempo e dopo aver sfondato dal sentiero e coperti dall’ingaggio sul lato alto arriviamo al magazzino, lo aggiro ed elimino l’ultimo difensore intimandogli di arrendersi.
La prova speciale consiste nell’individuare il reagente e utilizzando le conoscenze acquisite nella fase di intelligence riconosciamo su di una provetta la formula esatta apparsa sul video (C6H12O6) e utilizzandola superiamo la prova.

Ci dirigiamo ora su obj1, il laboratorio dove individuare la formula dell’elemento chimico chiave per la sintesi del virus Medusa.
Tutti gli obj sono molto distanti tra loro e per raggiungerli impieghiamo diverso tempo perché bisogna percorrere sali scendi molto ripidi su terreni pieni di rocce e vegetazione fitta dove le articolazioni vengono sollecitate tantissimo, e la media tempo non è alta….circa un’ora per obj.

Il laboratorio si trova su un prato circondati da arbusti bassi che permettono un agile aggiramento ma che consentono ai difensori di piazzarsi per bene.
Ci avviciniamo e ci affidiamo al classico aggiramento con le ali mentre un gruppo di fuoco centrale inchioda a terra i difensori.
Così grazie alla buona copertura di Ocelot, Goemon, Black riesco a spingermi sulla destra chiudendo il cerchio. Una volta tolti i quattro difensori ci apprestiamo ad affrontare la prova speciale ed anche questa volta l’aver studiato il pre-book ci fa riconoscere la provetta con la formula esatta da utilizzare (CH3COOH), prova superata ed andiamo avanti.

Riprendi amo la faticosa marcia verso il successivo impegno, guadagnamo la strada principale e in salita percorriamo a passo svelto la via che ci porterà all’obj2 ossia il magazzino antidoti dove prelevare un campione dell’antidoto Perseo. Questa volta siano più fortunati perché raggiunto il check point impattiamo su una squadra in attesa.
Ne approfittiamo per riprendere fiato mentre io e Dumyo ci dividiamo rispettivamente per seguire la squadra che ci precede per studiare l’obj e per appostarci in attesa dell’ingaggio.

Da quello che vedo il laboratorio si trova in un canalone protetto da costoni su ambo i lati, di cui solo quello a sx aggirabile quindi la squadra si divide in un gruppo centrale che impatterà per primo ed un gruppo che attaccherà dal costone a sx.

Iniziato l’ingaggio procediamo ma vengo subito eliminato da un cecchino posizionato in alto ad ore 10. Fortunatamente Black si accorge del pericolo e riesce a svolgere un gran lavoro sia di copertura che di comunicazione per cui il team riesce ad avere la meglio anche in questo caso.
Anche qui quattro difensori tolti e affrontiamo la prova speciale con successo. Fin qui andiamo spediti anche se siamo stretti con i tempi….forse abbiamo calcolato male lo schema da seguire nell’attaccare gli obj.

Piccolo debriefing per riorganizzarci e via, ancora in salita, per raggiungere l’obj4 dove come vedremo, purtroppo, comprometteremo l’esito del torneo.

Percorriamo ancora più di un km in salita e a passo svelto per restare nella finestra d’ingaggio e paghiamo in termini di fiato e lucidità. Non abbiamo più forze ma dobbiamo spingere ancora.

L’obj4 è l’ufficio del chimico Le Cervellet, il custode della formula di Perseo. Di lui sappiamo che ama isolarsi per bere le sue tisane bollenti in una tazza nera che porta sempre con se in modo maniacale.
Svolgo una recon veloce per prendere visione dell’obj e vedo che si trova in posizione leggermente soprelevata rispetto al letto di un ruscello in secca. Protetto alle spalle da una parete verticale è avvicinabile dal ruscello e da una strada esposta che lo sovrasta frontalmente. Dispongo Falco, Black e Goemon sulla strada e posiziono Jager, Ocelot e West sul ruscello.
Io e Dumyo ci arrampichiamo sulla parete alle spalle dell’obj. Il piano è di far aprire il fuoco dal gruppo centrale, far avanzare poi la squadra sulla strada ed infine aprire il fuoco dall’alto ma alla prova dei fatti la tattica è perdente. L’ingaggio inizia ma la squadra sulla strada non riesce ad avanzare. Io inizio l’ingaggio ma vengo subito individuato ed eliminato. Dumyo, tratto in inganno dalle informazioni acquisite precedentemente che davano il chimico scappare dal suo ufficio, invece di rimanere in alto scende dalla parte opposta e così perdiamo la posizione predominante alle spalle dei nemici. Passano i minuti e uno ad uno i nostri vengono tolti ma a questo punto Dumyo ruba la scena, lo si vede prima in basso, un attimo dopo eccolo sulla strada, giri la testa ed è dalla parte opposta del canale.
Gli stessi difensori non si capacitano di come faccia ad apparire da più parti contemporaneamente. Riesce a togliere tre difensori ma non si avvede dell’ultimo e anche a causa nostra che gli davamo indicazioni contrastanti (chi gli urlava di avere via libera, io che ce n’era ancora uno) purtroppo viene eliminato e perdiamo obj + prova speciale……eravamo ad un passo.

So che questo compromette l’intero torneo e complice la stanchezza ho un calo di tensione che mi porta ad avere un atteggiamento disfattista di fronte a tutta la squadra. Per fortuna Jager, da perfetto sergente maggiore, mi si para davanti come San Pietro sulla traversa e con voce ascetica mi dice più o meno “tra poco c’hai un ammutinamento, ce dovemo riposà cinque minuti…..è na 24h perciò sticazzi dell’obj perso perché c’avemo tutta la notte da giocà”.
Questo mi fa riflettere che effettivamente avevo affrontato la gara come un qualsiasi torneo mentre una 24h, competitiva o meno, va affrontata come una prova di squadra fatta per stare insieme, soffrire, aiutarsi e portare a termine le prove senza tener in grande considerazione il risultato finale perché anche se arrivi quinto sai di aver dato tutto e per te sarai sempre primo.

Recepito il messaggio virtuale del mistico Jager facciamo una bella pausa: panino, sigaretta, risate e ci riprendiamo.

Però il tempo passa, sono le 16.00 ed inizia la fase recon ma noi dobbiamo attaccare ancora un ultimo obj. Che fare? Per raggiungere l’obj5 dobbiamo per forza attraversare il km in salita dove si svolge la fase recon così optiamo per fare prima questa per poi puntare l’ultimo ostacolo.
Ci avviamo sulla strada e ci accorgiamo subito che un SUV nero è posizionato sulla strada e che si stanno svolgendo strane operazioni quindi ci appostiamo per vedere cosa succede. Di li a poco la macchina se ne va mentre noi ci dividiamo in tre gruppi per coprire il tratto di strada della recon.
Mi butto dietro la macchina che procede lentamente e di corsa inizio ad arrampicarmi lungo la salita mentre Ocelot e Black prendono posizione nel punto dove era ferma la macchina. Goemon, West e Falco si sistemano nel boschetto ad un centinaio di metri col compito di prendere appunti di quanto gli diremo in fase recon. Jager si sposta ancora più a monte di loro in un punto dove la strada fa una curva a gomito in modo da coprire entrambe le direzioni.
Io intanto proseguo la mia corsa ed arrivo nel punto dove la macchina svolge una seconda fermata quindi mi getto letteralmente del declivio a lato della strada per evitare che la contro automontata, impegnata nella scorta alla vettura, possa vedermi.

Una volta che le macchine sono ripartite mi aspetta un ultimo strappo per posizionarmi meglio e vengo raggiunto da Dumyo. Intanto inizia a piovere, una costante fino alle 04.00. Dopo circa un’ora e mezza di recon ci rendiamo conto di cosa succede: sotto al mio punto di osservazione (R1) gli operatori del SUV prelevano delle bottiglie di colore diverso e le portano su R2 (Ocelot/Black), da qui si muovono verso R3 (Jager) dove versano il contenuto della bottiglia all’interno di alcune tubature.
Così, presi i punti GPS corrispondenti, mandiamo il tutto a DE e lasciamo la zona non prima però di essere incappati in due contro (anche qua scene assurde: una squadra intera che viene lascata andare con pacca sulle spalle, e due dei nostri beccati nel bosco – in teoria precluso alla contro - solo perché la contro seguiva un’altra squadra).

Finita la recon abbiamo solo 30 minuti per assaltare l’obj5 e così non ci resta che correre fin li…..è solo un km in salita no? Arrivo per primo solo perché più vicino ma sono le 18.45, per fortuna una squadra ci precede così ne approfitto per bloccare per radio la posizione ed aspettare il resto della squadra.
Alle 18.57 l’attacco che ci precede è finito e vengo contattato per la luce verde ma c’è un piccolo problema…..Black e Ocelot ancora non sono arrivati così, improvvisamente, non ricevo più bene…..cos…..rap…..non….la rad…..riesco a guadagnare qualche minuto ed arrivano i nostri, rovinati che nemmeno Fantozzi alla Coppa Cobram.

Comunque sia attacchiamo bene, chiudiamo i difensori, conquistiamo l’obj5, ossia la serra dove fotografare la pianta (il corniolo) da cui si estraggono i principi attivi del vaccino, e finalmente torniamo al campo base……a soli 3 km, ma in discesa!

Vi risparmio l’arrivo al campo alle 20.00, la stanchezza, i 3 etti di spaghetti cotti in 250ml di acqua, il tè aromatizzato all’insetto stecco, Jager che sviene in tenda, Falco che trova le scarpe fuori posto e io che me ne vado in tenda.

Alle 22.00 iniziano le operazioni notturne e ci dividiamo in due squadre: Jager, Dumyo, Ocelot e Black partono per gli obj esterni mentre io, Goemon, West e Falco ci predisponiamo per la difesa del campo base.

Lascio ai primi la descrizione di questa fase perché non ne ho contezza e non mi dilungherò nella descrizione della difesa del campo che ridurrò ad alcuni punti:

00.30 – trovato West per terra fuori dalla tenda avvolto nel sacco a pelo e sotto la pioggia;

02.00 – inizio attacco al campo base, respinto alla grande con una sola perdita e otto tango eliminati muniti di quattro visori (grandi tutti ragazzi);

03.50 – rientro al campo della prima squadra con facce stravolte: Dumyo è stanco!!!!!!!! Allucinante!!!!!!! Mai vista una cosa simile.

Ma c’è da fare la sniper che ha inizio alle ore 06.00. Dumyo è in coma, Ocelot mi dice: a me non me guardà proprio, Jager sta controllando il sistema di riscaldamento della macchina che pare non funzioni, Black approfitta della notte per sparire nel buoi più fitto….

Chi rimane? Mi guardo, West mi guarda con gli occhi del gatto con gli stivali, Falco guarda il cielo con aria trasognante e mi dice: com’è brutta la vita del softgunner notturno povero che non può permettersi un visore…..a questo punto chiedo a Goemon: te la senti?.......salivazione azzerata, lo vedo perdere i pezzi che manco skeletor, mi fa: beh….non….mo vediamo….ti faccio sapere. Olè

Che faccio? Aspetto le 06.00 e busso alla tenda di Dumyo aspettandomi una coltellata nella giugulare, invece mi dice: dammi 20 minuti. Grande!!!

Intanto la DE mi comunica le coordinate per la sniper e la nostra finestra: 07.00-07.20. per fortuna dista 500 mt in linea d’aria, ossia un paio di km abbondanti tra andata e ritorno. Comunque arriviamo sul posto, rapida recon per capire i movimenti delle due sentinelle e le abbattiamo simultaneamente con un colpo alla schiena. Poi però non riusciamo a superare la prova speciale che consisteva nel colpire tre piattini da 20 metri con tre soli colpi. Ad ogni modo è finita.

Torniamo al campo base, smontiamo tutto, colazione al bar, pranzo, situazione fumosa e assolutamente soggettiva nel conteggio dei punti nel punti finale. Il resto è storia.

Di questa 24h mi rimane la fatica, le incazzature, la soddisfazione di aver portato a termine ogni cosa, l’aver superato ognuno i propri limiti, le risate al campo base nonostante il freddo e la pioggia, l’aver passato due giorni con persone stupende che posso considerare amici senza dubbio. Insomma l’orgoglio di far parte della squadra di questo club

09-10 Aprile 2016