24h Operazione Ashram – debriefing evento
Luogo: Brondello (CN)
Scenario: Due fazioni, Anthrax e Slayer si contendono un territorio di confine, la tensione è al limite e qualsiasi episodio potrà scatenare la guerra. Nello stesso territorio insistono gruppi di ribelli, cani sciolti senza controllo, in conflitto con tutti. In questo scenario, diversi paesi stranieri hanno inviato gruppi di forze speciali con obiettivo di intelligence e scongiurare possibili minacce o escalation belliche.
Orografia del territorio: circa 10km quadrati di territorio collinare piuttosto impegnativo, vegetazione boschiva pedemontana. Il territorio è delimitato da due colline elevate ed i confini dei paesi limitrofi.
Partecipanti (in ordine casuale)
- Jager
- Dumyo
- Ocelot
- Goemon
Inizio operazioni: 07/11 ore 9.30
Termine operazioni: 08/11 ore 9.30 (circa)
Siamo inquadrati nella fazione Anthrax e dislocati presso il HQ, insieme a 6 elementi degli Ultima Augusta di Aosta.
Alle 9.00 ci infiltriamo a bordo del ns mezzo, organizziamo il campo base (in buona parte già allestito) e ci prepariamo per le operazioni, sulle quali non abbiamo alcuna info o indicazione.
La prima mezz’ora passa tranquilla, monitorando le info che ci comunica il comando delle operazioni, quindi arriva l’ordine di inviare una pattuglia di 6 elementi in pattugli verso alcuni ns OBJ. Si preparano Dumyo, Ocelot e Goemon, insieme a 3 operatori di Ultima Augusta. Io rimango a presidio del HQ con il resto dell’Augusta.
Lascio ai ragazzi raccontare gli eventi che si sono succeduti durante questa pattuglia, anticipo solo che sono stati allestiti dei posti di blocco, fermati e perquisiti dei veicoli, ed alcuni trovati in possesso di documenti o armi. Da li a poco il clima si è scaldato e sono arrivati i primi ingaggi, durati per tutta la mattinata. La pattuglia è rientrata intorno alle 12.30 all’HQ.
Nel mentre nulla da riferire sull’HQ, la mattinata scorre tranquilla, pattugliando la zona.
Rientrati i ragazzi, giusto il tempo di rifocillarsi, ricaricare e siamo pronti per ripartire: obiettivo assaltare l’OBJ Sierra2 degli Slayer.
Siamo due squadre, noi e 4 degli Augusta, ci dividiamo e decidiamo di avvicinarsi all’obiettivo da due direzioni diverse.
Il nostro percorso è ovviamente il più impervio: ci avviciniamo faticosamente all’obiettivo e ad una distanza di 200m circa avvisiamo il comando che siamo pronti all’azione. Purtroppo pero’ la squadra degli Augusta non è ancora arrivata, e noi veniamo scoperti, complice il fitto fogliame secco che copre tutto il terreno e rende impossibile avvicinarsi silenziosamente. Consapevoli di essere stati sentiti ci allontaniamo furtivamente, ma inizia l’ingaggio, che durerà quasi un’ora. E’ quasi il tramonto, e quando arriverà la Augusta è ormai notte completa, lo scontro prosegue a sprazzi, non vogliamo mollare. Il coordinamento con i colleghi non è banale, e alla fine rimango solo io in vita, che ormai esausto tento un ultimo assalto vendo falciato dall’ultimo sopravvissuto nemico…. che sfiga.
Ci allontaniamo per ricaricare e bere. Gli Augusta vogliono rientrare, ma noi no, siamo a caccia, chiediamo di poter attaccare Sierra 1, il HQ ci dà l’ok. Lungo la strada verso l’OBJ un cespuglio improvvisamente si anima e dice “bang bang, siete tutti morti”. Ovviamente ne nasce una discussione, noi in 8 in formazione, lui da solo, come minimo qualcuno sarebbe sopravvissuto, ne usciamo vivi solo io ed uno dell’Augusta, i più avanzati.
Decidiamo comunque di assaltare, sfruttando i combattimenti in corso sull’OBJ, probabilmente scatenati dai ribelli.
La salita è tostissima, si avanza mani e piedi, alla fine arriviamo su esausti, il collega rimane indietro e lo perdo di vista, io mi avvicino con il visore, sembra tutto tranquillo, individuo un ostile, lo secco ma un altro ben nascosto, l’ultimo sopravvissuto neanche a dirlo, mi falcia sul fianco. OBJ fallito.
Ci ricongiungiamo e torniamo indietro verso l’HQ, quando ci chiedono di riconquistare un nostro OBJ1 caduto in mano nemica. Giunti in prossimità ingaggiamo, avanziamo e travolgiamo, poi ci congiungiamo con un’altra squadra della nostra fazione arrivata direttamente dall’HQ da direzione opposta, che non ci riconosce e ci falcia tutti. Indimenticabile la scena in cui una di loro si avvicina in terreno aperto a noi, mentre tentiamo di coordinarci con lei, fino a toccarci la spalla e poi dirci che siamo morti… sto ancora ridendo. Perso anche questo.
Ci inerpichiamo fino al HQ dove raccontiamo lo svolgersi degli eventi all’incredulo comandante: tralascio i commenti.
Due ore per “riposare” tra le russa tuonanti di Ocelot e le bestemmie di Dumyio, e si riparte: alla richiesta del comandante di chi avesse voglia di uscire, noi eravamo già pronti ed operativi. Si riparte, verso il nostro OBJ1 sotto attacco dei ribelli.
Arriviamo ad attacco terminato, ma il nemico sta ripiegando, ce lo troviamo a 10m ed improvvisiamo una imboscata. Noi ai lati della strada, loro in 10 che camminano arma in basso lungo la strada chiacchierando allgramente, a 6m apriamo il fuoco, sono tutti scoperti, ma se ne dichiara uno solo…. ? 10 minuti ed è finito tutto, sono in 15, non possiamo reggere. Anche in questo caso tralascio i commenti, tra l’altro condivisi con i colleghi del 17° rangers che avevano appena subito l’attacco, rilevando lo stesso comportamento scorretto. Questo è l’episodio più grave che abbiamo vissuto, sinceramente molto fuori luogo rispetto alla tipologia ed al livello dell’evento, speriamo saranno presi provvedimenti.
Torniamo indietro verso il ns OBJ2, sul quale si sono spostati gli attaccanti, anche in questo caso li incontriamo sulla strada del ritorno, solo che avevano mezzi e si aspettavano l’imboscata. Blocchiamo il primo mezzo col cyalume, segue scontro a fuoco violentissimo, ma di nuovo 15 vs 4 non c’è storia, quando vengo colpito anche io di loro ne rimangono solo 2… almeno abbiamo venduto cara la pelle.
Ci riorganizziamo, si aggregano altri 4 elementi con noi, quindi andiamo all’assalto di Sierra 1. Ci dividiamo in due gruppi, ci inerpichiamo nuovamente sulla collina, ogni metro è una conquista, il fogliamo ci tradisce ad ogni passo. Naturalmente ci aspettavano, e quando siamo arrivati erano almeno in 7 a difendere (vs 8) ma in cima alla collina e ben posizionati. Uno ad uno veniamo falciati…. non è decisamente serata, a nulla valgono i visori contro le torce degli sniper, in posizione sopraelevata dietro i muretti.
Ormai albeggia, torniamo verso il HQ, ci informano di un imminente attacco in massa dei ribelli: siamo assetati di sangue e vendetta…
Organizziamo una imboscata insieme ai colleghi dell’OBJ2 nelle vicinanze e qualcuno della Augusta, scesi dall’HQ. Quando arrivano sembra la scena di un film: 5 veicoli a passo lento, all’improvviso esplode l’inferno, il fuoco è incrociato e violento, due veicoli forzano il blocco, per fare altri 100m scaricare qualche ribelle, falciati dopo qualche minuto. Finalmente una vittoria, arrivano i primi complimenti.
Nel mentre ci si stava confrontando sullo scontro appena terminato, una 20 di Slayer, tentano di passare tra di noi sfruttando la confusione. Ce l’avevano quasi fatta, quando a me è venuto il dubbio di dove stessero andando questi: 30 secondi, una sacca di pallini e la questione si è risolta, Slayer a casa con la coda tra le gambe e qualche mugugno immotivato. Seconda e ultima vittoria.
Di li a mezz’ora arriva il fine evento, torniamo all’HQ, ci cambiamo e scendiamo per il pranzo sociale.
In numeri: circa 25km percorsi, 22h di operatività continua, 8 ingaggi, 2 vinti.
Jag
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